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Sito dedicato alla vita e alle opere di Don Aurelio Stefanelli nella Parrocchia di Castelleone di Suasa

Ricordo dell'Architetto Tonino Persi

Un pensiero silenzioso per ricordare Don Aurelio, prete ed artista

In un giorno di primavera, quando tutta la natura è pronta per rinascere, ti ho incontrato sotto le logge. La mia prima impressione è stata “da dove viene questo prete così abbronzato?” Al tuo cenno ti ho seguito ed insieme abbiamo fatto tante cose.
Il tuo parlare erano i silenzi, scarni e precisi i tuoi ragionamenti, bisognava stare attenti per capirti, non ripetevi mai la stessa cosa due volte.
La tua creatività è stata fondamentale nella mia adolescenza, ti guardavo dipingere e disegnare con la paura e disturbare l’artista, ammiravo la facilità di come la matita tracciasse sul foglio bianco segni precisi come se sotto al foglio bianco ci fosse un disegno già definito.
I tuoi presepi artistici che insieme abbiamo fatto erano a volte per me incomprensibili fino alla sera della Vigilia di Natale, quando come d’incanto tutto si animava ed aveva una precisa collocazione.
Grande è stata la tua capacità scenografica, la tua riservatezza, ed il tuo comportamento mi affascinava, nulla veniva fatto o detto per caso. Tutto aveva un senso.
Delle tante cose che mi hai insegnato, non saprei riconoscere la più importante, ma aver fiducia ed impegnarsi è senza dubbio l’insegnamento che mi ha permesso di raggiungere molti traguardi.
Correvo in bicicletta e mi dicevi “allenati”, studiavo e mi dicevi “non accontentarti”, tutto ti servirà nella Vita. “Anche l’ultimo pezzetto di matita scrive come una matita nuova”.

Bozzetto di Don Aurelio

Ogni nostro incontro non era una celebrazione dei successi ma una verifica oggettiva e puntuale tanto che quando ti lasciavo pensavo alle cose che non avevo ancora fatto.
Avrei tanti ricordi da raccontare ma uno in particolare è rimasto dentro nel mio cuore: solo tu riuscivi a coinvolgere gli adolescenti e metterli assieme a lavorare un’intera estate per ristrutturare il cinema. Il compenso era di un gelato datoci alla fine della giornata lavorativa.
Poi assieme a lavorare per tenere aperta questa importante realtà culturale, quanti sabati mi hai portato con la tua macchina verdina a distribuire la pubblicità… per non perdere tempo mi aspettavi quando tornavo da scuola e non avevo ancora mangiato ma tu mi portavi un panino fatto da Giulia e mi dicevi “un prete non può andare nei bar a far pubblicità per il cinema”. Non ti ho mai detto che soffrivo il mal d’auto e che tu non guidavi tanto bene…
Per concludere vorrei suggerire a chi può di riaprire “il cinema”, come luogo di cultura per tutta la comunità ed intitolarlo a Te, che nel silenzio e nell’ubbidienza ci hai dato un grande insegnamento, Don Aurelio, prete – artista.

                                                                                                                                                           Tonino

Bozzetto di Don Aurelio

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